Linee Guida Anac sugli affidamenti in house: ultimi aggiornamenti

Con il parere interlocutorio n.1614/2021 il Consiglio di Stato ha sospeso la propria pronuncia sullo schema di Linee Guida sugli affidamenti in-house predisposto dall’ANAC.
In particolare, il Supremo Collegio ha demandato all’Autorità lo svolgimento di ulteriori approfondimenti istruttori sull’istituto dell’affidamento in-house, alla luce: i) della delicata fase di attuazione del PNRR; ii) di quanto previsto dall’art.10 del d.l. 31 maggio 2021, n. 77 (convertito in l. 29 luglio 2021, n. 108) che ha ampliato l’area applicativa del ricorso all’in house providing e che al comma 3 ha previsto una disciplina ad hoc sulla motivazione del ricorso alla formula dell’in-house in deroga al mercato, e iii) della riforma sulla disciplina degli appalti pubblici, attualmente in discussione in Parlamento.

Il Consiglio di Stato ha pertanto chiarito che “prima di procedere all’analisi delle linee guida e delle diverse, spesso complesse e delicate, problematiche ivi affrontate” è necessario “demandare preliminarmente a codesta Autorità un ulteriore approfondimento sui sopra evidenziati profili di impatto operativo, nel contesto di attuazione del PNRR, acquisendo eventualmente anche l’avviso sulle prossime prospettive de iure condendo del Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili e della Presidenza del consiglio dei ministri – Dipartimento per gli affari giuridici e legislativi (che potrà se del caso consultare anche gli appositi organismi introdotti con il predetto decreto-legge n. 77 del 2021, quali la Segreteria tecnica presso la Presidenza del consiglio dei ministri e la “Unità per la razionalizzazione e il miglioramento della regolazione”, costituita nell’ambito del predetto DAGL)“.

Il parere del Consiglio di Stato è consultabile qui

@Pinella Altiero

@Giuseppe D’Alessio


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